IL GPS - Global Positioning System

(Sistema di posizionameno globale)


 

Dal punto alle coordinate geografiche

Se vogliamo usare le coordinate geografiche, dobbiamo tracciare sulla carta il reticolato geografico (meridiani e paralleli). Ai bordi delle tavolette dell'I.G.M.I. sono riportati i primi di grado come sottili rettangoli alternatamente chiari e scuri. E' sufficiente, usando riga e matita, unire i tratti corrispondenti sui lati opposti delle cornici.

Per determinare i secondi d'arco, possiamo utilizzare un righello suddiviso in secondi (ne riporto uno fra i "programmi" in formato pdf: è sufficiente fotocopiarlo su lucido controllando che le dimensioni non vengano alterate nel processo di copia). La distanza fra i paralleli è pressoché costante (circa 111 km per grado di latitudine). Nella realtà, essendo la Terra un ellissoide, tale distanza varia di poco: da 110,575 km all'equatore a 111,699 ai poli.

Per curiosità, essendo il valore medio di questa distanza pari a 111,121 km, un sessantesimo corrisponde a 1852 metri, che è la lunghezza di un miglio marino corrispondente quindi ad un primo di latitudine.

Poichè invece i paralleli non sono tutti uguali come i meridiani, ma decrescono andando verso i poli, il grado di longitudine (che si misura sull'arco di parallelo) non è costante, per cui, ai fini della misura della longitudine, dovremmo costruirci un righello per ogni cartina. Si sopperisce a questo problema, sfruttando il teorema di Talete (ve lo ricordate?) inclinando il righello e facendo coincidere le estremità della sua scala con due meridiani adiacenti. Ma l'animazione spiega visivamente il concetto.